giovedì 6 maggio 2010

Totti, un altro calcio a Balotelli: "Ero nervoso, lui è un provocatore"

Un calcione diretto, con la faccia incattivita dalla frustrazione. Altro che il bonaccione che riempie la tv di spot sorridenti. Il Pupone Francesco Totti, anni 33, picchia il pupo Mario Balotelli, anni 19. Perché l'Inter sta vincendo la Coppa Italia all'Olimpico, perché al capitano viene concesso da Ranieri solo il secondo tempo, perché quel controverso talento nerazzurro sta dribblando i suoi in batteria. Un'onta, non si fa. Francesco Totti, campione del mondo in predicato di tornare azzurro in Sudafrica (Lippi in tribuna chissà che idea si sarà fatto), si fa espellere così, nell'ignominia di un finale-rissa. Dopo quattro giorni di inviti alla vergogna spediti da una città intera all'Inter, colpevole di aver trovato sulla via dello scudetto una Lazio ammorbidita e un ambiente fradicio.

Il giorno dopo Francesco Totti picchia ancora. Mica chiede scusa. No: entra sul suo sito personale a penna tesa, se così si può dire. Autoindulgente e sfocato: "In una partita di calcio e soprattutto in momenti così importanti della stagione - scrive - credo possa capitare di essere nervosi. Va anche detto che sul campo non si riescono sempre ad ignorare offese così pesanti, alcune personali e altre dirette ad infangare una città ed un intero popolo. Soprattutto poi quando questi continui e costanti insulti provengono sempre dalla stessa persona, che fa della provocazione sistematica il suo biglietto da visita". Eccolo lì: senza fare il nome, Balotelli. Ed ecco il luogo comune estratto di buon grado per parlare direttamente al suo "popolo". Balotelli provoca e quindi se lo merita. Sono mesi che Balotelli sta in prima pagina, massacrato a mezzo stampa per tutte le cretinerie assortite che stanno sotterrando il suo talento. Totti è riuscito con un solo orribile calcio a riabilitare pure il giocatore più odiato d'Italia. Per infangare ulteriormente se stesso s'è arrampicato sul web: bastavano le scuse, questa sorta di "ha cominciato lui" serve a stento a risolvere le beghe da asilo, a 33 anni suona davvero triste. Ranieri, per restare ai suoi spot, avrebbe "passato". Invece Totti "rischia solo di passare per scemo", senza neppure una scala in mano.
Pic

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